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- Esame di Stato Architetto 2025: Date, Prove Scritte e Link Ufficiali di Tutte le 23 Sedi
Il 19 giugno 2025 il Ministero dell’Università e della Ricerca ha emanato l’ Ordinanza Ministeriale n. 428/2025 , che ripristina le quattro prove tradizionali dell’Esame di Stato per Architetti (prova pratica, una o due prove scritte e colloquio orale). Le sessioni iniziano il 25 luglio (estiva) e il 14 novembre (autunnale), ma la vera domanda che domina forum e gruppi Facebook è: quando si svolgeranno le prove scritte? Di seguito trovi risposte dettagliate alle domande più frequenti, tutti i link ai bandi universitari e alcuni consigli pratici per scegliere la sede più adatta. FAQ – 25 DOMANDE E RISPOSTE Quante prove scritte ci saranno? L’ordinanza prevede almeno una prova scritta; i Politecnici di Milano, Torino e Bari, l’IUAV e Ferrara manterranno due scritti. Quando si tengono le scritte rispetto alla pratica? IUAV: pratica e prima scritta lo stesso giorno, seconda scritta due giorni dopo. Politecnico di Torino: tre giorni consecutivi (pratica + 1ª scritta + 2ª scritta). Sapienza (2024): pratica ed unica scritta un giorno; schema 2025 da confermare. Alcune sedi ne faranno solo una? Sì. Sapienza, Camerino e Perugia potrebbero confermare la sola prova scritta unica. Scadenze nazionali di iscrizione? 30 giugno (sessione estiva) e 21 ottobre (autunnale). Dove trovo i bandi se non sono in home page? In genere in “Didattica → Esami di Stato” oppure nell’Albo online; più sotto trovi i link diretti. Quanto costa in totale? € 49,58 di tassa ministeriale + contributo universitario compreso fra € 250 e € 380. Posso detrarre le spese? Sì: “spese per istruzione non universitaria” nella dichiarazione dei redditi. Come vengono valutate le prove? 10 punti per ciascuna; serve almeno 6/10 in ogni prova e 36/60 complessivi. Possibili 2 punti bonus all’orale. Se boccio una sola prova? Occorre ripetere tutte le prove nella sessione successiva. Materiale ammesso alla pratica? Lucido A2 o cartoncino, squadre, parallelografo, Normative di riferimento non commentate. Niente dispositivi digitali. Agevolazioni per candidati con disabilità? 30 % di tempo extra o ausili presentando certificazione entro 10 giorni dalla scadenza. Posso iscrivermi se non ho ancora la pergamena? Sì, con autocertificazione di laurea. Il tirocinio professionalizzante esonera da qualche prova? Tirocinio esonera dalla prima prova scritta con 12 mesi di tirocinio extra-curriculare certificato. Posso cambiare sede dopo aver pagato? Fino alla scadenza sì, ma perdi imposta di bollo e contributo già versato. La commissione d’esame è pubblica? Nomina con decreto rettorale;è pubblica Quando vengono pubblicati i risultati scritti? Entro 30 giorni al massimo. Quando riceverò il certificato di abilitazione? Di norma 1-2 settimane dopo la verbalizzazione finale. L’abilitazione è valida automaticamente in UE? Serve la procedura di riconoscimento 2005/36/CE (snellita a 3 mesi dal 2025). Si può svolgere l’orale in inglese? Sì, su richiesta del candidato e se la commissione lo consente. Esistono simulazioni ufficiali dell’esame? Il MUR non ne pubblica; alcune sedi rilasciano le prove passate. LINK UFFICIALI DELLE 23 SEDI (aggiornamento 1 luglio 2025) Piemonte – Politecnico di Torinohttps:// www.polito.it/didattica/iscriversi-studiare-laurearsi/dopo-la-laurea/esami-di-stato→ calendario: tre giorni consecutivi Lombardia – Politecnico di Milanohttps:// esamidistato.polimi.it/→ calendario online entro 10 luglio Veneto – IUAV Veneziahttps:// esamidistato.iuav.it/→ pratica e 1ª scritta lo stesso giorno Friuli-Venezia Giulia – Università di Triestehttps:// portale.units.it/it/studiare/post-lauream/esami-di-stato/architetto Liguria – Università di Genovahttps:// unige.it/postlaurea/esamistato Emilia-Romagna – Università di Bologna (sede Cesena) https://www.unibo.it/it/studiare/verso-il-mondo-del-lavoro/esami-di-stato Emilia-Romagna – Università di Ferrarahttps:// www.unife.it/it/iscriviti/iscriversi/esami-di-stato/devi-sostenere-1/architetto-2025→ esonero prima scritta con tirocinio Emilia-Romagna – Università di Parmahttps:// www.unipr.it/esami-di-stato Toscana – Università di Firenzehttps:// www.unifi.it/it/studia-con-noi/dopo-la-laurea/esami-di-stato→ calendario entro 5 luglio Umbria – Università di Perugiahttps:// www.unipg.it/didattica/percorsi-post-laurea/esami-di-stato Marche – Università di Camerinohttps:// www.unicam.it/studente/segreterie-studenti/esami-di-stato Lazio – Sapienza Università di Romahttps:// www.uniroma1.it/it/pagina/esami-di-stato Abruzzo – Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescarahttps:// www.unich.it/didattica/post-lauream/esami-di-stato/architetto Campania – Università di Napoli Federico IIhttps:// www.unina.it/didattica/post-laurea/esami-di-stato Campania – Università della Campania “Luigi Vanvitelli” https://www.unicampania.it/index.php/studenti/esami-di-stato Campania – Università di Salernohttps:// web.unisa.it/didattica/esami-di-stato/abilitazioni-professionali/architetto Puglia – Politecnico di Barihttps:// www.poliba.it/it/didattica/esami-di-stato-0→ pratica + scritte in due giorni Basilicata – Università della Basilicata (Matera) https://portale.unibas.it/site/home/didattica/esami-di-stato.html Calabria – Università Mediterranea di Reggio Calabriahttps:// www.unirc.it/studiare/esami-di-stato Sicilia – Università di Cataniahttps:// www.unict.it/it/didattica/esami-di-stato Sicilia – Università di Palermohttps:// www.unipa.it/servizi/esamidistato/ Sardegna – Università di Cagliarihttps:// www.unica.it/it/didattica/dopo-la-laurea/esami-di-stato Sardegna – Università di Sassarihttps:// www.uniss.it/it/didattica/offerta-formativa/post-laurea/esami-di-stato/abilitazioni-professionali/avvisi-di COME SCEGLIERE LA SEDE IN TRE PASSI Logistica del calendario – Se lavori lontano, scegli atenei che condensano le prove in 2-3 giorni (Torino, Bari). Numero di scritti – Se preferisci un unico scritto, monitora sedi come Sapienza, Camerino, Perugia. Costi e pratiche – Valuta contributo universitario, eventuali marche da bollo e documenti cartacei richiesti.
- Nuove Norme Tecniche per la Progettazione Edilizia: tutto quello che devi sapere
Le nuove Norme Tecniche per la Progettazione Edilizia rappresentano un punto di svolta per tutti i professionisti del settore: architetti, ingegneri, geometri e progettisti. Questi aggiornamenti normativi non solo adeguano la disciplina alle più moderne esigenze costruttive e ambientali, ma influenzano profondamente la qualità del costruito in Italia. Con l’entrata in vigore delle ultime modifiche, è fondamentale comprendere cosa cambia nelle pratiche di progettazione e come conformarsi ai nuovi standard. In questo articolo esploreremo le principali novità introdotte, l’impatto su sicurezza, sostenibilità ed efficienza energetica degli edifici, offrendo anche riferimenti utili per l’aggiornamento professionale. ## Perché sono importanti le Norme Tecniche per la Progettazione Edilizia? Le Norme Tecniche rappresentano il riferimento normativo fondamentale per la progettazione, esecuzione e collaudo delle strutture edilizie in Italia. Sono adottate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e stabiliscono criteri essenziali per garantire: - La sicurezza strutturale degli edifici, - La durabilità dei materiali, - La sostenibilità ambientale delle costruzioni, - La resistenza sismica delle strutture, - L’efficienza energetica. Da questo punto di vista, le nuove norme non costituiscono solo un assetto tecnico, bensì una vera guida per progettare edifici in linea con le sfide del nostro tempo. ## Principali novità delle nuove Norme Tecniche Le recenti modifiche alle Norme Tecniche per la Progettazione Edilizia prendono in considerazione gli sviluppi tecnologici, le esigenze di sostenibilità e la necessità di armonizzare la normativa italiana con quella europea. Vediamo di seguito i principali cambiamenti. ### 1. Classificazione e valutazione del rischio sismico Una delle novità più significative riguarda la classificazione sismica. Le nuove linee guida prevedono un sistema di valutazione più articolato, che tiene conto non solo della pericolosità del sito, ma anche della vulnerabilità strutturale e della classe d’uso dell’edificio. Questa impostazione consente una valutazione del rischio sismico più realistica, utile nel caso di interventi di adeguamento o miglioramento sismico. La normativa richiama esplicitamente il concetto di Life Cycle Assessment (LCA), in linea con le direttive europee. 👉 Approfondimento: [Normativa antisismica su Wikipedia]( https://it.wikipedia.org/wiki/Normativa_antisismica_in_Italia ) ### 2. Materiali e tecnologie innovative Con le nuove norme, si apre l’uso a materiali avanzati come il cemento ad alte prestazioni (HPC), il legno lamellare incollato e l’acciaio altoresistenziale. Inoltre, vengono forniti criteri specifici per l’uso di materiali riciclati e di prodotti certificati secondo i criteri ambientali minimi (CAM). Le tecnologie legate all’automazione degli edifici e all'integrazione domotica vengono anch’esse prese in considerazione nei processi progettuali, in un’ottica di edifici intelligenti. ### 3. Maggiore attenzione all'efficienza energetica Le nuove Norme Tecniche sono perfettamente integrate con il quadro normativo riguardante l’efficienza energetica, come stabilito dal D.Lgs. 192/2005 e successivi aggiornamenti. Oggi, la progettazione edilizia è chiamata a ridurre il fabbisogno energetico degli edifici attraverso: - L’uso di materiali isolanti ad alte prestazioni, - Strategie passive per il raffrescamento/riscaldamento, - Sistemi di produzione energetica rinnovabile (fotovoltaico, pompe di calore, ecc.), - Verifica dei ponti termici e controllo della tenuta all’aria. 👉 Ulteriori dettagli: [Efficienza energetica edilizia – Wikipedia]( https://it.wikipedia.org/wiki/Efficienza_energetica ) ## Nuove Norme Tecniche per la Progettazione Edilizia: sfide e opportunità L’adozione delle nuove Norme Tecniche comporta alcune iniziali difficoltà d’implementazione, soprattutto per i professionisti meno aggiornati. Tuttavia, si tratta di un cambiamento che apre a nuove opportunità. ### H2: Quali vantaggi per i progettisti? - Migliore sicurezza : criteri più precisi garantiscono strutture più resistenti. - Maggiore competitività : essere in regola con le nuove normative è un vantaggio nei bandi pubblici. - Aumento del valore immobiliare : edifici progettati secondo le norme attuali ottengono migliori classificazioni energetiche e ambientali. - Accesso a incentivi : molte agevolazioni fiscali, come il Superbonus, richiedono il rispetto delle norme tecniche aggiornate. ### H3: Cosa cambia per i comuni e le amministrazioni pubbliche? Le amministrazioni locali devono ora aggiornare i propri regolamenti edilizi e urbanistici affinché siano coerenti con le nuove regole tecniche. È previsto un periodo transitorio per consentire l’adeguamento normativo, ma diventerà obbligatorio progettare secondo i nuovi standard per l'approvazione dei progetti. ## La formazione continua: un obbligo e un'opportunità Con l’evoluzione normativa, la formazione continua diventa indispensabile. Oltre a essere un obbligo deontologico per i professionisti iscritti a ordini e collegi, rappresenta un’occasione di crescita. Sono già disponibili corsi di aggiornamento specifici sulle nuove Norme Tecniche per la Progettazione Edilizia, organizzati da enti professionali accreditati e piattaforme e-learning. 👉 Una risorsa utile: [CNI – Consiglio Nazionale degli Ingegneri]( https://www.tuttoingegnere.it ) ## Esempi applicativi: come cambia la progettazione Per rendere concreti i cambiamenti introdotti dalle nuove norme tecniche, analizziamo alcuni casi pratici. ### Edifici in zona sismica In passato, la classificazione sismica era basata solo sull’area geografica. Ora, la progettazione deve tener conto anche del comportamento dinamico della struttura, della vita utile e della destinazione d'uso. Questo si traduce in modelli strutturali più sofisticati e in standard più severi per gli edifici destinati a ospitare scuole, ospedali o altri edifici strategici. ### Riqualificazione energetica Un progettista chiamato a redigere un piano di riqualificazione edilizia dovrà seguire con attenzione le nuove direttive energetiche e strutturali. Non sarà più possibile intervenire solo sull’aspetto termico, ma bisognerà verificare anche la conformità strutturale dell’edificio. Questo approccio integrato agevola l’ottenimento di incentivi e garantisce una maggiore qualità dell’intervento. ## Le fonti normative di riferimento Per approfondire ulteriormente le nuove Norme Tecniche per la Progettazione Edilizia, segnaliamo alcune fonti autorevoli: - Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018) – [link al testo ufficiale sul sito del Ministero delle Infrastrutture]( https://www.mit.gov.it ) - Circolare esplicativa n. 7/2019 – che chiarisce l’interpretazione delle NTC - UNI - Ente Italiano di Normazione : [ https://www.uni.com](https://www.uni.com) - Ediltecnico.it : uno dei principali portali d’informazione tecnica in Italia – Visita la sezione Progettazione: [ https://ediltecnico.it/categorie/progettazione/](https://ediltecnico.it/categorie/progettazione/) ## Conclusione: le Nuove Norme Tecniche come garanzia di qualità nella progettazione edilizia Le nuove Norme Tecniche per la Progettazione Edilizia pongono le basi per un’edilizia più sicura, sostenibile e tecnologicamente avanzata. Anche se l’adeguamento iniziale può richiedere impegno, nel medio-lungo termine i vantaggi sono notevoli. I professionisti che si aggiornano saranno capaci non solo di rispettare le regole, ma di proporre soluzioni progettuali più efficienti, sicure ed ecologiche. Le nuove norme non sono un ostacolo burocratico, bensì un’opportunità per rilanciare la qualità del costruito in Italia e avvicinarsi agli standard europei. Rimanere informati e formati è la chiave per navigare con successo questo passaggio normativo così importante per la Progettazione Edilizia.
- Bonus Ristrutturazione Condominio: Chiarimenti per le Parti Comuni nel 2025
Il 2025 porta con sé nuove conferme e chiarimenti sul tanto discusso Bonus Ristrutturazione Condominio , in particolare riguardo agli interventi sulle parti comuni degli edifici. Quest’agevolazione fiscale rappresenta uno strumento prezioso per incentivare lavori di manutenzione, ristrutturazione e ammodernamento degli immobili in regime condominiale. In questo articolo approfondiremo cosa comprende il bonus, le novità previste per il 2025, chi può beneficiarne, e quali sono le modalità pratiche per accedere agli sgravi fiscali secondo la normativa italiana vigente. --- ### Cos’è il Bonus Ristrutturazione Condominio? Il Bonus Ristrutturazione Condominio è un’agevolazione fiscale che consente di detrarre dall’Irpef una parte delle spese sostenute per interventi edilizi finalizzati alla ristrutturazione degli edifici condominiali. Questo strumento è disciplinato all’interno del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, in particolare dall’art. 16-bis del TUIR, con aggiornamenti costanti inseriti nella Legge di Bilancio e nei decreti attuativi annuali. Nel 2025, la misura è stata confermata con alcune precisazioni in merito alla definizione e portata degli interventi sulle parti comuni , al fine di chiarire a amministratori di condominio e condòmini come accedere correttamente al bonus. --- ### Cosa si intende per “parti comuni” in condominio? Prima di entrare nel dettaglio delle agevolazioni, è fondamentale comprendere cosa rientra nella definizione di 'parti comuni'. Il riferimento normativo è l’articolo 1117 del Codice Civile, che include: - Tetto e facciate - Cortili e androni - Scale, ascensori e pianerottoli - Impianti centralizzati (illuminazione, riscaldamento, condizionamento, idrico) - Locali comuni (come lavanderia o portineria) Le spese sostenute per la manutenzione straordinaria, il restauro, la messa in sicurezza e il miglioramento di queste parti danno diritto alla detrazione. --- ## Bonus Ristrutturazione Parti Comuni: novità 2025 Con l’inizio del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti attraverso una recente circolare (che puoi consultare sul [sito dell'Agenzia]( https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/ )), precisando quali interventi sono detraibili e in quali circostanze. ### Principali novità: - Confermata la detrazione del 50% fino a un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare . - Validi solo lavori deliberati dall’assemblea condominiale con regolare verbale. - Introduzione di procedure più snelle per la trasmissione dei dati all'ENEA per gli interventi con risparmio energetico. - Obbligo di utilizzo di bonifico parlante per tutti i pagamenti. - In caso di cessione del credito, restano valide le opzioni in base al tipo di soggetto beneficiario. --- ### Quali lavori sono ammessi al Bonus Ristrutturazione 2025? Ecco un elenco aggiornato dei principali interventi ammessi, se effettuati sulle parti comuni condominiali: - Rifacimento della facciata dell’edificio - Sostituzione o installazione di impianti centralizzati - Rifacimento del tetto - Impermeabilizzazione dei terrazzi di copertura - Installazione dell’ascensore o adeguamenti per disabili - Risanamento di muri perimetrali e di contenimento - Interventi già ricompresi nel cosiddetto Superbonus 90/70% , ma non più coperti da quest’ultimo. --- ## Requisiti per beneficiare del bonus condominio Per poter usufruire del Bonus Ristrutturazione per le parti comuni del condominio , è necessario soddisfare alcune condizioni generali: 1. Regolarità urbanistica : l’immobile deve essere conforme agli strumenti urbanistici e in regola con le normative edilizie. 2. Partecipazione alle spese : il singolo condòmino può detrarre unicamente la quota di spese a lui imputata. 3. Documentazione completa : devono essere conservati verbali assembleari, fatture, bonifici parlanti e ricevute di pagamento. 4. Registrazione del condominio : l’edificio deve essere formalmente costituito e registrato, con codice fiscale. --- ## Come usufruire del Bonus Ristrutturazione Condominio nel 2025? L'accesso al bonus segue alcuni passaggi fondamentali. Vediamoli nel dettaglio: ### 1. Delibera assembleare L’assemblea condominiale deve approvare i lavori con la relativa ripartizione delle spese tra i condòmini. La delibera deve essere trascritta in un verbale firmato dal presidente e dal segretario. ### 2. Ditta abilitata I lavori devono essere eseguiti da imprese edili regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e con DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) in ordine. Anche i professionisti coinvolti (ingegneri, geometri, architetti) devono essere abilitati. ### 3. Pagamento con bonifico parlante Le spese devono essere sostenute tramite bonifico specifico contenente: - Causale del pagamento - Codice fiscale del condòmino - Partita Iva o codice fiscale dell’impresa ### 4. Comunicazione all’Agenzia delle Entrate L’amministratore ha l'obbligo di inviare la comunicazione con elenco spese e quote imputate a ciascun condòmino entro il 16 marzo dell’anno successivo. --- ## Detrazione fiscale: come funziona Il rimborso avviene sotto forma di detrazione dall’IRPEF in dieci quote annuali di pari importo. Ad esempio, per una spesa di 8.000 euro, la detrazione sarà di 4.000 euro (50%), suddivisa in dieci rate da 400 euro l’anno. Nel caso in cui l’immobile oggetto dei lavori venga venduto, la detrazione può: - Restare al venditore - Passare all’acquirente, in base agli accordi contrattuali --- ## Cessione del credito e sconto in fattura Anche nel 2025 è previsto il meccanismo della cessione del credito o dello sconto in fattura , già introdotto con il Decreto Rilancio. Tuttavia, con alcune limitazioni: - Accessibile solo per edifici con più di 4 unità immobiliari - Necessario il visto di conformità e l’asseverazione della congruità delle spese Queste opzioni sono comunque soggette a modifiche potenziali, in base a futuri interventi normativi. Per un approfondimento ti consigliamo la pagina Wikipedia sulle [agevolazioni fiscali per l’edilizia in Italia]( https://it.wikipedia.org/wiki/Agevolazioni_fiscali_per_l%27edilizia_in_Italia ). --- ## Casi particolari e domande frequenti ### Lavori già iniziati nel 2024: valgono per il bonus 2025? Sì, purché le spese siano sostenute (ossia pagate) nel 2025. A fare fede è la data del bonifico, non quella della delibera o dell’inizio lavori. ### Condòmino moroso: può usufruire della detrazione? No, soltanto chi ha effettivamente versato la propria quota può fruire della relativa detrazione fiscale. ### Edifici a uso promiscuo: come funziona? Se l’edificio ospita sia abitazioni che studi professionali o attività commerciali, le spese detraibili saranno proporzionali all’uso residenziale, come stabilito dal regolamento condominiale. --- ## Conclusioni: Bonus Ristrutturazione Condominio, un'opportunità da non perdere Nel 2025, il Bonus Ristrutturazione Condominio rappresenta ancora una volta un fondamentale incentivo all’ammodernamento e alla messa in sicurezza degli edifici. I chiarimenti ufficiali sulle parti comuni offrono sicurezza giuridica e operativa a condòmini e amministratori, facilitandone l'accesso. Investire nella manutenzione del proprio complesso edilizio permette non solo di ottenere un risparmio fiscale, ma anche di valorizzare il proprio immobile e migliorarne l’efficienza energetica. Affidarsi a professionisti del settore, utilizzare gli strumenti corretti come il bonifico parlante e rispettare le direttive dell’Agenzia delle Entrate, sono passaggi chiave per non perdere questa importante agevolazione. Per rimanere aggiornato sui futuri sviluppi e approfondire ulteriormente, ti consigliamo di visitare portali specializzati come [Edilportale]( https://www.edilportale.com/ ) e il sito ufficiale dell’[Agenzia delle Entrate]( https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/ ).
- Esame di Stato 2025 – Architetti, Ingegneri, Paesaggisti, Pianificatori. Ritornano le quattro prove del DPR 328/2001. Ecco tutte le date, le sedi e il metodo di studio che fa davvero la differenza.
l 19 giugno 2025 il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato l’ Ordinanza Ministeriale n. 428/2025 : un documento atteso da migliaia di candidati che conferma il ritorno alla formula tradizionale dell’Esame di Stato (quattro prove secondo il DPR 328/2001) e fissa date e scadenze per architetti, ingegneri, paesaggisti e pianificatori – sia Senior che Junior . Nelle 15 pagine dell’ordinanza troviamo: l’indizione di due sessioni 2025 (luglio e Novembre ); le quattro prove – grafica, due scritti, orale – di nuovo obbligatorie; l’elenco di tutte le sedi d’esame e i termini per presentare domanda . Figura professionale Prima sessione Seconda sessione Domanda 1ª sess. Domanda 2ª sess. Senior – Architetto, Ingegnere, Paesaggista, Pianificatore 25 luglio 2025 14 Novembre 2025 30 giugno 2025 21 ottobre 2025 Junior – Architetto Iunior, Ingegnere Iunior, Pianificatore Iunior 31 luglio 2025 20 Novembre 2025 30 giugno 2025 21 ottobre 2025 (Le date derivano dagli artt. 3 e 8 dell’ordinanza) . Dove puoi sostenere l’esame Architetti/Paesaggisti/Pianificatori : Bari, Cagliari, Camerino, Cesena, Ferrara, Firenze, Genova, Milano (Politecnico), Napoli (Federico II & Vanvitelli), Palermo, Parma, Perugia, Pescara, Roma (Sapienza), Reggio Calabria, Salerno, Sassari, Torino, Trieste, Venezia (IUAV) e altre sedi minori . Ingegneri : Ancona, Bari, Bologna, Firenze, Genova, L’Aquila, Milano (Politecnico), Napoli, Padova, Palermo, Roma (Sapienza–Tor Vergata–Roma Tre), Torino, Trento, Trieste, Udine ecc. . (Ci prepariamo per tutte le commissioni d’Italia). Struttura dell’esame (identica per Senior e Junior, con approfondimenti specifici) Prova grafica – progetto architettonico/ingegneristico completo, scala indicata, rispetto di DPR 380/2001. Prima prova scritta – tema teorico-applicativo su progettazione, urbanistica o strutture. Seconda prova scritta – aspetti tecnico-amministrativi: sicurezza, computi, appalti, direzione lavori. Prova orale – discussione degli elaborati + legislazione + deontologia professionale. Molti pacchetti intensivi promettono miracoli in quattro settimane: p rogramma fisso, nessuna correzione personalizzata, zero focus sulle tue lacune . Risultato? Rischi di arrivare in commissione senza aver mai simulato le vere tracce, né aver risolto i dubbi normativi che contano al colloquio. Perché il nostro metodo è diverso (keyword: corso preparazione esame architetto 2025 , simulazioni prova grafica , tutor individuale ) Didattica 1-to-1 o micro-gruppo : calendario cucito sui tuoi ritmi, fino a tre sessioni settimanali se serve. Simulazioni reali di tutte le prove, con griglia di valutazione identica a quella di commissione. Correzioni audio-video dedicate : ti mostriamo dove perdi punti su normativa, scala, impaginazione. Materiale esclusivo aggiornato al DPR 380/2001 e al nuovo Codice Appalti 2023. Archivio tracce official da scaricare e provare gratis: tracce di prova pratica . Supporto cross-disciplinare : moduli specifici per calcoli strutturali, impianti, pianificazione territoriale. Success rate 85 % al primo tentativo, certificato dai nostri report interni. SESSIONE DI NOVEMBRE È VICINO: INIZIA ORA A PREPARARTI E SUPERA AL PRIMO COLPO! Se miri a luglio , richiedi subito la road-map accelerata (posti limitati). Se punti a Novembre , hai il tempo di costruire una preparazione solida: blocca adesso la tua agenda di studio e comincia le simulazioni mensili. Il nostro obiettivo è farti entrare in aula d’esame con la padronanza completa delle quattro prove, qualunque sia la sede che hai scelto. esame di Stato Architetto 2025 Vuoi testare il tuo livello oggi stesso? Scarica una traccia dal link sopra. Imposta il timer (8 ore per la grafica, 3 ore per ogni scritto). Inviaci pdf e relazione: entro 48 h ricevi la correzione gratuita con scheda punteggi. L’Esame è Cambiato, la Preparazione Deve Cambiare Non è più tempo di scorciatoie: il ritorno alle prove tradizionali dell’Esame di Stato per Architetti impone una preparazione seria, metodica e strutturata. Sul sito EsameArchitetti.com trovi un percorso realmente costruito su misura , che ti accompagna passo dopo passo verso l’abilitazione professionale. 📚 Investi su te stesso con competenza, realismo e visione.
- Ristrutturazione Edilizia: Via Libera alla Ricostruzione su Altro Lotto – Novità e Implicazioni Normative
Il mondo dell’edilizia italiana è in continuo mutamento, e una recente sentenza rappresenta un'importante svolta per tutti coloro coinvolti nei processi di ristrutturazione edilizia. La Corte di Cassazione ha stabilito che, in presenza di alcuni requisiti, è possibile effettuare una ricostruzione su un lotto diverso da quello originario, rientrando comunque nella definizione giuridica di “ristrutturazione edilizia”. Questa decisione apre nuove prospettive per progettisti, imprese e proprietari immobiliari. In questo articolo approfondiremo il significato di questa evoluzione normativa, il contesto giurisprudenziale e le implicazioni pratiche per il settore. --- ## Cosa si Intende per Ristrutturazione Edilizia? La ristrutturazione edilizia è definita dall’art. 3, comma 1, lett. d) del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001), dove si fa riferimento a quegli interventi mirati al ripristino o alla sostituzione totale o parziale di edifici esistenti, anche con modifiche rispetto al precedente volume e sagoma, nel rispetto delle volumetrie e delle norme urbanistiche vigenti. [Fonte: Wikipedia - Ristrutturazione edilizia]( https://it.wikipedia.org/wiki/Ristrutturazione_edilizia ) Tradizionalmente, questi interventi dovevano sempre avere luogo sul medesimo lotto dove si trovava l'immobile originale. Tuttavia, la recente pronuncia della Corte di Cassazione ha segnato un cambio di rotta significativo. --- ## La Sentenza della Corte di Cassazione: Cosa Cambia? Con la sentenza n. 3847/2025, la Corte di Cassazione ha stabilito che la ristrutturazione edilizia non deve necessariamente avvenire sullo stesso lotto dell'immobile originario. A certe condizioni, la demolizione seguita dalla ricostruzione può essere realizzata anche su un lotto differente, senza perdere la qualifica di “ristrutturazione edilizia”. Questa interpretazione amplia notevolmente le possibilità operative per i proprietari di immobili e gli operatori del settore, rendendo più flessibili gli interventi di recupero edilizio, soprattutto in contesti complessi come i centri storici o le aree urbanistiche soggette a vincoli. Vediamo nel dettaglio gli elementi principali alla base di questa decisione. --- ## Base Giuridica della Nuova Interpretazione La sentenza in oggetto ha richiamato il principio secondo il quale l’interesse pubblico tutelato dalla normativa edilizia non risiede tanto nell’esatta collocazione del nuovo edificio, ma piuttosto nella conformità urbanistica del nuovo intervento e nell’assenza di incremento del carico urbanistico. Infatti, se la nuova edificazione: - mantiene la medesima volumetria, - non comporta incremento di sagoma rilevante, - è conforme agli strumenti urbanistici previsti, allora può essere inquadrata come ristrutturazione edilizia, anche se avviene in un lotto contiguo o comunque differente. Questa lettura si inserisce nel solco delle semplificazioni normative introdotte nel corso degli ultimi anni per favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, soprattutto alla luce degli obiettivi di rigenerazione urbana. --- ## Quando è Ammessa la Ristrutturazione Edilizia su Altro Lotto? Secondo la pronuncia della Corte di Cassazione, la ristrutturazione edilizia su altro lotto è ammessa a condizione che: - l’intervento conservi integralmente la volumetria originaria, - il nuovo lotto sia idoneo alla realizzazione secondo le norme urbanistiche vigenti, - non vi sia variazione di destinazione d’uso incompatibile con il contesto, - venga ottenuto il permesso di costruire e le necessarie autorizzazioni edilizie. È importante sottolineare che l’Amministrazione Comunale conserva sempre un margine di valutazione in merito alla compatibilità urbanistica e ambientale del nuovo intervento. --- ## Impatti Pratici per Tecnici e Proprietari Immobiliari La possibilità di ricostruire su un altro lotto mantenendo l'intervento nell’ambito della ristrutturazione edilizia può portare numerosi vantaggi: - Flessibilità progettuale : maggiore libertà nella scelta del posizionamento del nuovo immobile. - Costi contenuti : in alcune situazioni, la costruzione su un lotto diverso può ridurre i costi rispetto a operazioni complesse di rafforzamento strutturale o adeguamento sismico. - Velocizzazione degli iter autorizzativi : se inquadrata come ristrutturazione, la pratica può seguire un percorso più rapido rispetto a una nuova costruzione. - Accesso agli incentivi fiscali : rientrando nella categoria di ristrutturazione, l’intervento può beneficiare di agevolazioni come il Superbonus o il Bonus Ristrutturazioni (ove prorogati e compatibili con i nuovi interventi normativi). --- ## Approfondimento: Differenza tra Ristrutturazione e Nuova Costruzione Una delle questioni più dibattute nel settore edilizio è la distinzione, non sempre netta, tra "ristrutturazione edilizia" e "nuova costruzione". La chiave di volta risiede nella continuità tra vecchio e nuovo immobile: nella ristrutturazione edilizia esiste un legame giuridico e strutturale con l’edificio preesistente, anche quando questo viene demolito. Nel caso di ricostruzione su altro lotto, la continuità è garantita dalla conservazione delle volumetrie, delle funzioni d’uso e delle caratteristiche tecniche, seppur traslate su un terreno differente ma compatibile. Resta, comunque, ferma la necessità di dimostrare tramite progetto e relazione tecnica la conformità dell’intervento con il quadro normativo urbanistico vigente. --- ## Il Commento degli Esperti Secondo diversi urbanisti e tecnici del settore, la pronuncia apre le porte a nuove strategie di sviluppo urbano, in linea con le esigenze di razionalizzazione e sostenibilità. Come spiega l’architetto Laura Pini in un’intervista a [Edilportale]( https://www.edilportale.com ), "questa decisione consente di preservare il suolo e migliorare la qualità urbana, evitando di forzare la ricostruzione nelle stesse aree, talvolta compromesse da vincoli ambientali, rischi idrogeologici o difficoltà tecniche". La sentenza è già oggetto di dibattito in ambito accademico e probabilmente rappresenterà un importante precedente in futuri contenziosi edilizi. --- ## Esempi Pratici di Applicazione Immaginiamo alcuni scenari applicativi per chiarire meglio le potenzialità della nuova interpretazione: - Recupero in aree vincolate : un immobile vecchio situato in un centro storico soggetto a vincolo paesaggistico potrebbe essere demolito, e la ricostruzione, vincolata per motivi di tutela, potrebbe avvenire su un lotto contiguo. - Progetti di rigenerazione urbana : un’ex area industriale dismessa può beneficiare della ristrutturazione con rilocalizzazione delle volumetrie in una zona del piano urbanistico destinata a nuovo sviluppo. - Individuazione di lotti più sicuri : in zone a rischio sismico o idrogeologico, la possibilità di spostare la volumetria su altro lotto può aumentare la sicurezza e la resilienza delle costruzioni. --- ## Ristrutturazione Edilizia su Altro Lotto: Norme, Vantaggi e Nuovi Orizzonti In conclusione, la ristrutturazione edilizia con ricostruzione su un altro lotto rappresenta una significativa evoluzione interpretativa del concetto stesso di ristrutturazione. Grazie alla recente sentenza della Corte di Cassazione, il concetto di continuità edilizia si arricchisce di nuovi contenuti, aprendo prospettive importanti soprattutto in ambito urbano e in aree soggette a vincoli. Per operatori, progettisti e amministratori pubblici, questa novità introduce nuovi strumenti per una pianificazione più flessibile, sicura e sostenibile. Tuttavia, è fondamentale che ogni intervento venga attentamente valutato dal punto di vista urbanistico, paesaggistico e sociale. Il dibattito è appena iniziato, ma una cosa è certa: la ristrutturazione edilizia, anche su altro lotto, è oggi una possibilità realistica e normativamente fondata. Per approfondimenti ulteriori, si consiglia di consultare il sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ([ www.mit.gov.it ]( https://www.mit.gov.it )) e le interpretazioni giurisprudenziali pubblicate da [Normativa Edilizia - Edilportale]( https://www.edilportale.com/normativa/ ). --- Parole chiave principali : Ristrutturazione edilizia, Ricostruzione su altro lotto, Normativa edilizia, Corte di Cassazione, Volumetria, Urbanistica, Riqualificazione urbana.
- Decreto Salva Casa: Semplificazioni e Novità Normative
Decreto Salva casa Nuovi moduli Il Decreto Salva Casa rappresenta un'importante svolta nel panorama edilizio italiano, introducendo significative semplificazioni e modifiche normative. Approvato con la Legge 105/2024, il decreto mira a facilitare la regolarizzazione di difformità edilizie e a snellire le procedure burocratiche per cittadini e professionisti del settore. Principali Novità Introdotte 1. Sanatoria Edilizia Semplificata Il decreto consente la regolarizzazione di difformità edilizie attraverso una procedura semplificata. I proprietari possono presentare una SCIA o richiedere un permesso di costruire in sanatoria , accompagnati da una relazione tecnica asseverata che attesti la conformità dell'intervento alle normative vigenti al momento della realizzazione e della presentazione della domanda. In caso di inerzia da parte del Comune, si applica il principio del silenzio-assenso. 2. Abolizione della Doppia Conformità Una delle modifiche più rilevanti è l'eliminazione del requisito della doppia conformità per le sanatorie edilizie. Ora è sufficiente che l'intervento sia conforme alla normativa urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda e a quella edilizia al momento della realizzazione. 3. Tolleranze Costruttive ed Esecutive Il decreto introduce nuove tolleranze per le difformità minori: Tolleranze costruttive : variazioni dimensionali rispetto al progetto autorizzato, fino al 5% per unità immobiliari con superficie utile inferiore a 100 mq. Tolleranze esecutive : irregolarità geometriche o modifiche di minima entità realizzate durante i lavori. 4. Modifiche al Testo Unico dell'Edilizia Il Decreto Salva Casa apporta modifiche puntuali al DPR 380/2001 , noto come Testo Unico dell'Edilizia, introducendo: Definizione dello "stato legittimo" dell'immobile. Semplificazioni per il cambio di destinazione d'uso. Ampliamento delle opere realizzabili in edilizia libera. 5. Nuova Modulistica Unificata Dal 23 maggio 2025, tutti i Comuni italiani sono tenuti ad adottare la nuova modulistica unificata per CILA, SCIA e permessi di costruire, predisposta in conformità al Decreto Salva Casa. Questa misura mira a standardizzare le procedure e facilitare la presentazione delle pratiche edilizie. Implicazioni per i Cittadini e i Professionisti Le semplificazioni introdotte dal Decreto Salva Casa offrono l'opportunità di regolarizzare situazioni edilizie precedentemente complesse o irrisolvibili. Tuttavia, è fondamentale che cittadini e professionisti si informino adeguatamente e si avvalgano di tecnici qualificati per garantire la corretta applicazione delle nuove disposizioni. Conclusione Il Decreto Salva Casa rappresenta un passo significativo verso la semplificazione delle normative edilizie in Italia. Le modifiche introdotte al Testo Unico dell'Edilizia, l'abolizione della doppia conformità e l'introduzione di nuove tolleranze costruttive ed esecutive offrono strumenti concreti per la regolarizzazione di numerose situazioni edilizie. È essenziale che tutti gli attori coinvolti, dai cittadini ai professionisti, comprendano appieno le opportunità e le responsabilità derivanti da queste novità normative
- Italia Propone Misure Energetiche per il Piano Clima: Strategia Nazionale per un Futuro Sostenibile
Nell’ambito degli sforzi europei per contrastare i cambiamenti climatici e promuovere un’economia a basse emissioni di carbonio, l’Italia propone misure energetiche concrete che si inseriscono nel più ampio Piano Sociale per il Clima. L’obiettivo principale è combinare la giustizia sociale con la transizione ecologica, promuovendo il risparmio energetico, l’efficienza delle abitazioni e il sostegno alle fasce sociali più vulnerabili. Entro i primi mesi del 2025, il governo italiano ha presentato un ventaglio di azioni coordinate con le politiche dell’Unione Europea, in particolare nell’ambito dello "European Green Deal" e del pacchetto “Fit for 55” ([fonte]( https://ec.europa.eu/clima/eu-action/european-green-deal_it )). ## Contesto Europeo: Il Piano Sociale per il Clima Il Piano Sociale per il Clima (Social Climate Fund - SCF), adottato dall’UE, nasce con l'intento di attenuare gli effetti della transizione energetica sui cittadini europei, in particolare quelli a basso reddito. Con un budget complessivo previsto di oltre 86 miliardi di euro per il periodo 2026-2032, il fondo andrà a finanziare interventi strutturali nel campo dell’edilizia residenziale, della mobilità sostenibile e dell'elettrificazione. L’Italia, come uno dei principali beneficiari del Fondo, ha avanzato le sue proposte che puntano a ottenere 11,44 miliardi di euro. In cambio, il governo ha elaborato una serie di misure per favorire il risparmio energetico nelle abitazioni, sostenere il passaggio a soluzioni rinnovabili e assicurare che nessun cittadino venga lasciato indietro nella transizione verde. ## Le Misure Energetiche Proposte dall’Italia Tra le tante azioni messe sul tavolo, si evidenziano tre pilastri fondamentali: ### 1. Efficientamento Energetico delle Abitazioni Una delle misure cardine proposte dall’Italia per il Piano Clima riguarda l’efficienza energetica nel settore edilizio, responsabile di circa il 40% dei consumi energetici nazionali ([fonte]( https://it.wikipedia.org/wiki/Efficienza_energetica )). Il governo ha individuato tre categorie prioritarie: - Abitazioni private con alti consumi energetici. - Edifici residenziali pubblici (inclusi gli alloggi popolari). - Case di proprietà di famiglie a basso reddito. Gli interventi includono la sostituzione di caldaie obsolete, l’installazione di pompe di calore, l’uso di materiali isolanti ecologici e la digitalizzazione dei consumi per migliorare la gestione domestica dell’energia. ### 2. Promozione della Mobilità Sostenibile Per ridurre le emissioni nel settore dei trasporti, il governo prevede incentivi per favorire l’utilizzo di mezzi pubblici, biciclette elettriche e auto con alimentazione elettrica o a basse emissioni. In particolare, sarà istituita una “carta mobilità” rivolta ai cittadini a basso reddito, che consentirà l’accesso gratuito o agevolato ai trasporti pubblici. Inoltre, si punta al potenziamento delle infrastrutture ciclabili e all’installazione di colonnine di ricarica elettrica nei centri urbani e periurbani. ### 3. Misure di Supporto per le Famiglie Vulnerabili Un altro tassello fondamentale delle misure energetiche proposte riguarda l’introduzione di programmi di accompagnamento per i soggetti vulnerabili. Saranno istituiti “Sportelli Clima” territoriali dove cittadini e famiglie potranno ricevere consulenza gratuita, supporto tecnico e aiuto nella compilazione delle domande per accedere ai benefici. Il governo intende coinvolgere direttamente associazioni locali, enti del terzo settore e amministrazioni comunali nel fornire assistenza a chi ha meno competenze digitali o limitate risorse economiche. ## Finanziamenti e Coerenza con i Fondi Europei L’Italia ha strutturato il proprio Piano Sociale per il Clima in modo da garantire coerenza con gli altri piani già attivi, come il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e il Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR). Secondo il Ministero dell’Ambiente, il 70% dei fondi richiesti sarà dedicato a investimenti diretti, mentre il restante 30% sarà utilizzato per misure di sostegno come informazioni, formazione e consulenza tecnica. Questo approccio mira a creare sinergie efficaci con i fondi del [Next Generation EU]( https://ec.europa.eu/info/strategy/recovery-plan-europe_it ), per garantire che ogni euro investito generi un impatto ambientale e sociale massimo. ## Un Piano a Misura di Cittadino: Trasparenza e Monitoraggio Un elemento innovativo proposto dal governo riguarda la trasparenza nella gestione dei fondi. Sarà attivata una piattaforma digitale attraverso la quale i cittadini potranno monitorare lo stato di avanzamento dei progetti, verificare i requisiti per accedere ai benefici e consultare un elenco degli interventi effettuati nella propria area geografica. In più, verranno pubblicati report semestrali contenenti indicatori di impatto sociale e ambientale, utili per valutare l’efficacia del piano. In questo processo saranno coinvolte anche università e centri di ricerca per assicurare un alto livello di controllo e validazione scientifica. ## Le Sfide da Affrontare Nonostante le misure energetiche dell’Italia per il Piano Clima siano coerenti con le strategie comunitarie, restano alcune criticità da affrontare: - L’elevata vetustà del parco edilizio italiano, con immobili spesso non conformi agli attuali standard energetici. - Lacune informative tra i cittadini riguardo agli incentivi disponibili. - Tempi burocratici per la presentazione e l’esecuzione dei lavori. Per superare questi ostacoli, il governo prevede di snellire le procedure, promuovere campagne informative e rafforzare la formazione degli operatori tecnici e degli amministratori di condominio. ## Collaborazioni Istituzionali e Territoriali Uno dei punti di forza del piano italiano è la cooperazione multilivello. Le Regioni e i Comuni avranno un ruolo chiave nell’individuazione dei fabbisogni locali e nell’implementazione delle politiche energetiche. Inoltre, sarà valorizzato il partenariato con enti pubblici e privati, attraverso protocolli d’intesa e bandi mirati. Anche il mondo della scuola e dell'università sarà coinvolto con programmi didattici dedicati all’educazione ambientale e all’inclusione sociale nella transizione ecologica. ## Impatti Previsti sul Piano Occupazionale ed Economico Le misure energetiche incluse nel Piano Clima rappresentano anche un’opportunità economica. Secondo le stime del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il programma italiano potrebbe generare oltre 100 mila nuovi posti di lavoro nei settori dell’edilizia sostenibile, della mobilità elettrica e dei servizi energetici. A beneficiarne saranno soprattutto le piccole e medie imprese italiane, già al centro di numerosi bonus e crediti d’imposta legati alla transizione verde. Inoltre, l’aumento della domanda di manodopera qualificata potrà contribuire alla formazione di un nuovo capitale umano. ## Conclusione: L’Italia al Centro della Transizione Energetica Con la presentazione delle sue misure energetiche per il Piano Clima, l’Italia compie un passo significativo verso un futuro più sostenibile, inclusivo e giusto. Il focus su risparmio energetico, edilizia efficiente e supporto sociale evidenzia una visione integrata del cambiamento climatico, non solo come sfida ambientale, ma anche come opportunità di riequilibrio economico e coesione sociale. È ora fondamentale che le proposte diventino attuazioni concrete, accompagnate da trasparenza, partecipazione civica e impegno a tutti i livelli istituzionali. In questo modo, l’Italia potrà essere esempio di come la transizione verde possa andare di pari passo con la giustizia sociale. Per ulteriori approfondimenti tecnici, è possibile consultare il sito ufficiale del [Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica]( https://www.mase.gov.it/ ) o leggere i dettagli del regolamento UE sul Social Climate Fund direttamente sul portale [EUR-Lex]( https://eur-lex.europa.eu/homepage.html?locale=it ).
- Il linguaggio tecnico che fa la differenza: come scrivere (bene) nella prova scritta dell’Esame di Stato
Nel caos calmo della prova scritta dell’Esame di Stato per Architetti, ci si gioca tutto in poche ore: chiarezza, coerenza progettuale, visione architettonica e, soprattutto, capacità di comunicare . Ed è qui che molti candidati si perdono. Un progetto può essere anche ben pensato, ma se non è raccontato nel modo giusto — con le parole giuste — rischia di non essere capito. Questo blog è una guida pratica all’uso del linguaggio tecnico: perché è importante, quali errori evitare, e come allenarsi per scrivere come un vero professionista. Capitolo 1 – Perché il linguaggio tecnico conta davvero Scrivere in modo tecnico non significa usare paroloni complicati, ma scegliere termini precisi che definiscono con chiarezza lo spazio, la funzione, la norma. I commissari non cercano creatività letteraria, ma chiarezza e consapevolezza. Ogni parola è una prova di maturità professionale. "Volume edilizio", "indice di utilizzazione fondiaria", "permeabilità del suolo": sono parole che devono far parte del vocabolario naturale di chi progetta. Perché è importante: Dimostra padronanza degli strumenti progettuali e normativi Riduce ambiguità e fraintendimenti Mostra capacità di lavorare in un contesto professionale reale Capitolo 2 – Errori comuni da evitare Ci sono frasi che fanno storcere il naso ai commissari. Alcuni esempi: “Ho pensato a un giardino per i bambini” → meglio: “È prevista un’area verde attrezzata, conforme agli standard del D.M. 1444/1968.” “Ho messo una pensilina per bellezza” → meglio: “È stata prevista una pensilina a protezione degli ingressi, funzionale alla fruizione pedonale in condizioni climatiche avverse.” Altri errori diffusi: Uso eccessivo della prima persona (“ho pensato”, “mi piaceva l’idea”) Mancanza di riferimenti normativi (soprattutto per distanze, altezze, dotazioni minime) Descrizioni troppo generiche (“zona verde”, “area pubblica”, “spazio flessibile”) Modalità di scrittura a mano non curata: Ricorda che il tuo elaborato deve essere leggibile e ordinato. Gli errori più frequenti sono: Scrittura in corsivo disordinato o troppo veloce che rende il testo illeggibile. Utilizzo della matita invece della penna: la prova scritta richiede scrittura permanente , per cui è obbligatorio scrivere con la penna. Scrivere in corsivo invece che in stampatello. Consiglio: usa uno stampatello ordinato, chiaro e omogeneo. Aiuta il commissario nella lettura e trasmette serietà e attenzione. Altri consigli utili: Evita abbreviazioni non standard o gergali (“q.ta” invece di “quantità” senza legenda). Se devi correggere, fallo in modo pulito: una semplice linea sulla parola errata e scrivi sopra o accanto in modo chiaro. Capitolo 3 – Allenarsi al linguaggio professionale Il linguaggio tecnico si può allenare, esattamente come un muscolo. Alcuni consigli pratici: Leggi relazioni tecniche di progetti veri , disponibili nei concorsi, bandi o documentazione urbanistica Usa glossari e vocabolari tecnici : ad esempio, il glossario edilizio della Regione Lombardia o le definizioni del Testo Unico dell’Edilizia Scrivi relazioni simulate e chiedi a un collega o a un tutor di revisionarle Rileggi i testi pensando a un commissario : è tutto chiaro per chi legge? Ogni scelta è motivata? Saper scrivere è saper costruire All’Esame di Stato non basta saper progettare: bisogna saperlo spiegare, giustificare, difendere. Il linguaggio tecnico non è un ostacolo, ma uno strumento: ti permette di costruire un ponte tra il tuo progetto e chi lo deve valutare. Scrivere (bene) è già progettare. La cura formale fa parte della valutazione Non dimenticare: nel giudizio finale conta anche la forma. Un elaborato scritto male, poco leggibile o trascurato può penalizzare anche un buon progetto. Allenarsi a scrivere con ordine, chiarezza e cura visiva ti dà un enorme vantaggio competitivo.
- Guida urbanistica per l’Esame di Stato Architetto: PGT, piani attuativi, Programmi complessi, ZTO spiegati per superare la prova
Quando un architetto si siede davanti alla commissione dell’Esame di Stato, uno degli aspetti che più lo distingue non è la qualità del disegno, ma la capacità di dimostrare consapevolezza del contesto urbanistico in cui l’architettura prende forma. L’urbanistica non è solo uno sfondo teorico: è una disciplina concreta, fatta di strumenti, norme, e soprattutto di responsabilità verso il territorio. Schema disegnato a mano rappresenta un PGT con zone omogenee e viabilità. Capitolo 1 – Il PGT: la base della pianificazione urbanistica Ogni intervento edilizio, dalla villa unifamiliare al quartiere ex-novo, si inserisce in un disegno più ampio. Questo disegno è il Piano di Governo del Territorio (PGT), lo strumento urbanistico comunale che ha sostituito il vecchio PRG nelle Regioni che ne hanno adottato il modello (come la Lombardia). Il PGT è composto da tre documenti fondamentali: Documento di Piano (DdP): definisce gli obiettivi strategici del territorio comunale e la visione politica della trasformazione. Piano dei Servizi (PdS): individua le aree destinate a servizi pubblici o di interesse collettivo (scuole, parchi, sanità). Piano delle Regole (PdR): disciplina gli interventi nelle aree già edificate e definisce la destinazione urbanistica delle diverse zone. Come si approva un PGT? Redazione da parte dell’Ufficio Tecnico comunale o consulenti esterni. Adozione da parte del Consiglio Comunale. Pubblicazione e fase di osservazioni (da parte dei cittadini, enti, proprietari). Controdeduzioni e approvazione definitiva. disegno della Superficie Territoriale Capitolo 2 – Piani attuativi e programmi complessi: due strumenti operativi Spesso il PGT non basta per costruire: in molte zone (soprattutto quelle da trasformare) è richiesta la redazione di un piano attuativo, che dettaglia le modalità di realizzazione degli interventi. I principali tipi di piani attuativi sono: Piano di Lottizzazione (PdL) Piano Particolareggiato (PP) Piano di Recupero Ogni piano attuativo è uno strumento tecnico con base normativa, volto a rendere edificabili certe aree secondo una pianificazione dettagliata. Include relazioni urbanistiche, NTA, elaborati grafici e computi estimativi. La sua approvazione avviene secondo procedure precise e regolamentate, con obbligo di coerenza rispetto al PGT. Diversi invece sono i programmi complessi , nati negli anni '90 per affrontare le difficoltà della pianificazione classica. La spinta alla nascita di questi strumenti è stata l’esigenza di rigenerare tessuti urbani in crisi, recuperare aree dismesse o degradate, e integrare risorse pubbliche e private. L’approccio è concertativo, flessibile, spesso orientato alla qualità urbana e alla partecipazione. Differenze principali tra piani attuativi e programmi complessi: Nei piani attuativi , il capitale è prevalentemente privato, l’iniziativa è tecnica e l’approvazione è comunale. Nei programmi complessi , spesso il capitale è misto pubblico-privato, con attori istituzionali, enti regionali e processi di progettazione partecipata. I programmi complessi possono includere obiettivi sociali, ambientali e culturali. Esempi di programmi complessi: PII (Programma Integrato di Intervento): in Lombardia è spesso alternativo ai piani attuativi, consentendo accordi con il Comune per funzioni miste e maggior flessibilità. PRU, PRiU, Contratti di Quartiere, Accordi di Programma : ciascuno con caratteristiche specifiche, ma tutti accomunati da un metodo integrato e multidisciplinare. Capitolo 3 – ZTO: Zone Territoriali Omogenee Introdotte dal D.M. 1444/1968, le ZTO sono uno degli strumenti base della pianificazione urbanistica e del calcolo degli standard. Il territorio comunale viene suddiviso in sei zone: A: centri storici B: completamento edilizio C: espansione residenziale D: industriale-produttiva E: agricola F: servizi e attrezzature Ogni zona ha parametri urbanistici precisi: indice di edificabilità, distacchi, altezze massime, dotazioni minime di verde, parcheggi e standard scolastici. Questi vincoli sono fondamentali per chi affronta la prova scritta dell’Esame di Stato: ignorarli può compromettere l’intero impianto progettuale.
- Guida completa alle Opere di Urbanizzazione: normativa, gestione e impatto progettuale
Ogni progetto edilizio, per diventare davvero parte di un contesto urbano, ha bisogno di una base solida che va oltre la struttura dell'edificio. Parliamo delle opere di urbanizzazione, quell'insieme di infrastrutture che permettono alla città di funzionare, ai cittadini di vivere in sicurezza e ai servizi di integrarsi armoniosamente nello spazio costruito. Sono queste opere che trasformano un lotto vuoto in un luogo abitabile. Eppure, nella loro apparente invisibilità, sono spesso trascurate anche da chi si appresta a sostenere l'Esame di Stato. Nel corso degli anni, la normativa urbanistica ha dato sempre più peso a queste infrastrutture, definendole, regolamentandole e chiarendo chi è tenuto a realizzarle, a gestirle, e a pagarle. È un percorso complesso che coinvolge Comuni, privati, progettisti, e strumenti di pianificazione urbanistica. Il cuore invisibile della città Immaginiamo una nuova area residenziale. Il progetto architettonico è approvato, gli edifici disegnati con cura, ma... manca tutto ciò che collega questi volumi alla città. Dove passano le auto? Come arrivano l'acqua potabile, l'elettricità, la rete fognaria? Dove giocano i bambini? Dove parcheggiano i residenti? Le risposte a queste domande si trovano nelle opere di urbanizzazione, che si dividono in primarie e secondarie. Le prime includono strade, reti tecnologiche, parcheggi, tutto ciò che è funzionale all'accessibilità e all'uso dell'abitato. Le seconde aggiungono valore alla qualità della vita: scuole, parchi, centri sociali, spazi per lo sport. Un sistema regolato dalla legge La base normativa è solida e articolata. Il D.P.R. 380/2001 , conosciuto come Testo Unico dell'Edilizia, all'articolo 16 definisce gli oneri di urbanizzazione, ovvero quei contributi economici che i soggetti attuatori devono versare ai Comuni. Ma il percorso normativo ha radici più antiche: dalla Legge Urbanistica del 1942 alla Legge Ponte del 1967, fino al D.M. 1444 del 1968 che stabilisce standard e distanze minime per le urbanizzazioni. Ogni Comune, poi, declina queste norme nei propri strumenti urbanistici: PGT, PRG, Regolamenti edilizi. È qui che si stabiliscono le modalità con cui le opere vanno realizzate, chi se ne fa carico e in che tempi devono essere consegnate. Le convenzioni urbanistiche, per esempio, sono accordi tra il Comune e il privato in cui quest'ultimo si impegna a realizzare direttamente le opere, spesso come condizione per ottenere l'autorizzazione a costruire. Il ruolo del progettista Per chi affronta l'Esame di Stato, è fondamentale comprendere che il progetto architettonico non si chiude nel perimetro dell'edificio. Un buon progetto tiene conto dei flussi, degli accessi, dell'inserimento nei tessuti urbani esistenti. Integra le urbanizzazioni nella logica dell'intervento, verificando la compatibilità con le reti esistenti, proponendo soluzioni sostenibili, studiando il dimensionamento degli spazi pubblici. È qui che si vede la visione dell'architetto urbanista, capace di guardare oltre la scala dell'edificio. Una visione integrata Le opere di urbanizzazione sono quindi molto più che semplici infrastrutture. Sono lo scheletro della città, ciò che ne permette il funzionamento quotidiano. Comprendere come funzionano, saperle progettare e normare è una competenza indispensabile. Non solo per superare l'Esame di Stato, ma per diventare professionisti consapevoli, capaci di operare in un contesto reale e complesso. Sezione stradale Norme di riferimento essenziali 1. Legge fondamentale D.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia) Art. 16: Oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. Art. 28: Obblighi per i costruttori nelle lottizzazioni. 2. Standard urbanistici D.M. 1444/1968 Definisce gli spazi minimi per servizi (verde pubblico, scuole, parcheggi). 3. Pianificazione comunale Legge 1150/1942 (Legge Urbanistica) Base per PRG/PGT, inclusa la destinazione di aree a urbanizzazioni. Legge 765/1967 (Legge Ponte) Introduce gli oneri di urbanizzazione come strumento di finanziamento. 4. Gestione delle reti D.Lgs. 152/2006 (Codice Ambientale) Regola fogne, acque reflue e impatto ambientale delle urbanizzazioni. 5. Convenzioni pubblico-privato Art. 11 Legge 241/1990 Disciplina gli accordi tra Comuni e privati per la realizzazione di opere. Domande frequenti sull’Esame di Stato 1. Cosa si intende per "opere di urbanizzazione primarie e secondarie"? Le primarie sono infrastrutture essenziali per la fruibilità dell’area (strade, fognature, reti idriche, elettriche, illuminazione). Le secondarie riguardano servizi collettivi (scuole, parchi, aree verdi). Spesso all’Esame chiedono di distinguerle o di indicarle in un progetto. 2. Chi è responsabile della realizzazione delle opere di urbanizzazione? Dipende: Le primarie sono a carico del Comune, ma spesso i privati le realizzano tramite convenzioni (es. lottizzazioni). Le secondarie possono essere finanziate con oneri di urbanizzazione versati dai costruttori. 3. Come si calcolano gli oneri di urbanizzazione? Si basano sul costo di costruzione (D.P.R. 380/2001, art. 16) e sono definiti dai regolamenti comunali. All’Esame potrebbero chiederti di stimarli per un caso ipotetico. 4. Cosa succede se un’area non è ancora urbanizzata? Il progetto deve prevedere le opere necessarie o dimostrare la compatibilità con le reti esistenti. Se l’area è isolata, potrebbero servire accordi con il Comune (es. variante al PGT). 5. Perché le urbanizzazioni sono importanti nella progettazione? Senza di esse, un edificio è inutilizzabile (es. senza fogne o accessi stradali). All’Esame, trascurarle è un errore grave!
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- Tutte le Domande Prova Orale Esame di Stato Architetto Settembre 2024
Il Decreto Ministeriale ha rivoluzionato l'esame di stato per architetti, introducendo una doppia prova: una pratica/scritta e una orale. Sembra proprio un mix tra le modalità pre-2019 e quelle adottate durante l'emergenza COVID. Per aiutarti ad affrontare al meglio questa nuova sfida, abbiamo raccolto 185 domande e risposte provenienti da diverse sedi d'esame in tutta Italia. Questo prezioso materiale ti permetterà di: Conoscere a fondo la tipologia di domande che potrebbero essere poste nella prova orale. Verificare il tuo livello di preparazione su tutti gli argomenti chiave. Identificare eventuali lacune nel tuo percorso di studi. Non perdere l'opportunità di prepararti al meglio! Scarica subito il nostro ebook e aumenta le tue possibilità di successo." Le domande sono state categorizzate in 6 gruppi: il codice deontologico, progettazione architettonica, urbanistica, norme antincendio, catasto, sicurezza . è possibile acquistare il file pdf tramite PayPal. * il prezzo è di 48 Euro iva inclusa. n.b. una volta pagato entro qualche secondo verrà indirizzato ad una pagina dove potrà scaricare il file. la progettazione - Tipologie residenziali, linea/ blocco/ torre - caratteristiche delle tipologie residenziali -sistemi costruttivi -normative di riferimento tipologie residenziali -tipologie pubbliche, scuola, sala conferenza, museo ecc. -norme di riferimento antincendio -lettura del manufatto architettonico -lettura del particolare costruttivo codice deontologico -consiglio dell'ordine -consiglio disciplina -formazione di architetto -rapporto dell'architetto con altri colleghi -calcolo parcella di architetto -incarico professionale, rapporto fra l'architetto e committente -CNAPPC -Affidamento dei servizi attinenti l architettura e l'ingegneria edilizia/sistema tecnologico -calcolo distanze edilizie -tipologie delle fondazioni -parcheggio privato e pubblico -NZEB - SLP -DPI -il cappotto -tipi di controsoffitto -standard per i servizi igienici/ disabile -accessibilità, adattabilità , bistabilità -pertinenze -titoli abilitativi -permesso in sanatoria -social housing e case popolari -oneri di costruzione - catasto -rilievo -NTA e Regolamento edilizio -progettazione in deroga -gestione delle acque in edificio - rapporto aero illuminante/ RAI - Calcolo altezze - computo metrico e computo metrico estimativo - struttura in legno -XLAM -giunto sismico, come e quando -scale antincendio -SCA - norme tecniche di costruzioni NTC.2008 -progettazione bioclimatica -ciclo di vita -riqualificazione energetica -APE -condono edilizia -obblighi di DL -fasi di realizzazione tetto giardino -capriata -ponte termico - fasi di realizzazione tetto a falda. legno/ cls -infisso a taglio termico urbanistica -vincolo dei beni culturali -opere di urbanizzazione primarie e secondarie -certificato destinazione urbanistica -standard urbanistici nella zona produttiva -livelli di pianificazione -legge ponte -superficie territoriale/ fondiaria - piano dei servizi e PGT -NTA -VIA e VAS lavori pubblici -capitolato generale e speciale d'appalto -la contabilità - progetto di fattibilità, contenuti -progetto definitivo ed esecutivo -quadro economico -appalto dei servizi ed opere la differenza -collaudo statico ed amministrativo - POS e PSC -requisiti di progettare un'opera pubblica -consegna dei lavori -note messe dall'impresa riserva -procedura scelta del contraente - variante -appalto integrato