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Bonus Ristrutturazione Condominio: Chiarimenti per le Parti Comuni nel 2025

Il 2025 porta con sé nuove conferme e chiarimenti sul tanto discusso Bonus Ristrutturazione Condominio, in particolare riguardo agli interventi sulle parti comuni degli edifici. Quest’agevolazione fiscale rappresenta uno strumento prezioso per incentivare lavori di manutenzione, ristrutturazione e ammodernamento degli immobili in regime condominiale. In questo articolo approfondiremo cosa comprende il bonus, le novità previste per il 2025, chi può beneficiarne, e quali sono le modalità pratiche per accedere agli sgravi fiscali secondo la normativa italiana vigente.


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### Cos’è il Bonus Ristrutturazione Condominio?


Il Bonus Ristrutturazione Condominio è un’agevolazione fiscale che consente di detrarre dall’Irpef una parte delle spese sostenute per interventi edilizi finalizzati alla ristrutturazione degli edifici condominiali. Questo strumento è disciplinato all’interno del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, in particolare dall’art. 16-bis del TUIR, con aggiornamenti costanti inseriti nella Legge di Bilancio e nei decreti attuativi annuali.


Nel 2025, la misura è stata confermata con alcune precisazioni in merito alla definizione e portata degli interventi sulle parti comuni, al fine di chiarire a amministratori di condominio e condòmini come accedere correttamente al bonus.


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### Cosa si intende per “parti comuni” in condominio?


Prima di entrare nel dettaglio delle agevolazioni, è fondamentale comprendere cosa rientra nella definizione di 'parti comuni'. Il riferimento normativo è l’articolo 1117 del Codice Civile, che include:


- Tetto e facciate

- Cortili e androni

- Scale, ascensori e pianerottoli

- Impianti centralizzati (illuminazione, riscaldamento, condizionamento, idrico)

- Locali comuni (come lavanderia o portineria)


Le spese sostenute per la manutenzione straordinaria, il restauro, la messa in sicurezza e il miglioramento di queste parti danno diritto alla detrazione.


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## Bonus Ristrutturazione Parti Comuni: novità 2025


Con l’inizio del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti attraverso una recente circolare (che puoi consultare sul [sito dell'Agenzia](https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/)), precisando quali interventi sono detraibili e in quali circostanze.


### Principali novità:


- Confermata la detrazione del 50% fino a un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.

- Validi solo lavori deliberati dall’assemblea condominiale con regolare verbale.

- Introduzione di procedure più snelle per la trasmissione dei dati all'ENEA per gli interventi con risparmio energetico.

- Obbligo di utilizzo di bonifico parlante per tutti i pagamenti.

- In caso di cessione del credito, restano valide le opzioni in base al tipo di soggetto beneficiario.


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### Quali lavori sono ammessi al Bonus Ristrutturazione 2025?


Ecco un elenco aggiornato dei principali interventi ammessi, se effettuati sulle parti comuni condominiali:


- Rifacimento della facciata dell’edificio

- Sostituzione o installazione di impianti centralizzati

- Rifacimento del tetto

- Impermeabilizzazione dei terrazzi di copertura

- Installazione dell’ascensore o adeguamenti per disabili

- Risanamento di muri perimetrali e di contenimento

- Interventi già ricompresi nel cosiddetto Superbonus 90/70%, ma non più coperti da quest’ultimo.


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## Requisiti per beneficiare del bonus condominio


Per poter usufruire del Bonus Ristrutturazione per le parti comuni del condominio, è necessario soddisfare alcune condizioni generali:


1. Regolarità urbanistica: l’immobile deve essere conforme agli strumenti urbanistici e in regola con le normative edilizie.

2. Partecipazione alle spese: il singolo condòmino può detrarre unicamente la quota di spese a lui imputata.

3. Documentazione completa: devono essere conservati verbali assembleari, fatture, bonifici parlanti e ricevute di pagamento.

4. Registrazione del condominio: l’edificio deve essere formalmente costituito e registrato, con codice fiscale.


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## Come usufruire del Bonus Ristrutturazione Condominio nel 2025?


L'accesso al bonus segue alcuni passaggi fondamentali. Vediamoli nel dettaglio:


### 1. Delibera assembleare


L’assemblea condominiale deve approvare i lavori con la relativa ripartizione delle spese tra i condòmini. La delibera deve essere trascritta in un verbale firmato dal presidente e dal segretario.


### 2. Ditta abilitata


I lavori devono essere eseguiti da imprese edili regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e con DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) in ordine. Anche i professionisti coinvolti (ingegneri, geometri, architetti) devono essere abilitati.


### 3. Pagamento con bonifico parlante


Le spese devono essere sostenute tramite bonifico specifico contenente:


- Causale del pagamento

- Codice fiscale del condòmino

- Partita Iva o codice fiscale dell’impresa


### 4. Comunicazione all’Agenzia delle Entrate


L’amministratore ha l'obbligo di inviare la comunicazione con elenco spese e quote imputate a ciascun condòmino entro il 16 marzo dell’anno successivo.


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## Detrazione fiscale: come funziona


Il rimborso avviene sotto forma di detrazione dall’IRPEF in dieci quote annuali di pari importo. Ad esempio, per una spesa di 8.000 euro, la detrazione sarà di 4.000 euro (50%), suddivisa in dieci rate da 400 euro l’anno.


Nel caso in cui l’immobile oggetto dei lavori venga venduto, la detrazione può:


- Restare al venditore

- Passare all’acquirente, in base agli accordi contrattuali


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## Cessione del credito e sconto in fattura


Anche nel 2025 è previsto il meccanismo della cessione del credito o dello sconto in fattura, già introdotto con il Decreto Rilancio. Tuttavia, con alcune limitazioni:


- Accessibile solo per edifici con più di 4 unità immobiliari

- Necessario il visto di conformità e l’asseverazione della congruità delle spese


Queste opzioni sono comunque soggette a modifiche potenziali, in base a futuri interventi normativi.


Per un approfondimento ti consigliamo la pagina Wikipedia sulle [agevolazioni fiscali per l’edilizia in Italia](https://it.wikipedia.org/wiki/Agevolazioni_fiscali_per_l%27edilizia_in_Italia).


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## Casi particolari e domande frequenti


### Lavori già iniziati nel 2024: valgono per il bonus 2025?


Sì, purché le spese siano sostenute (ossia pagate) nel 2025. A fare fede è la data del bonifico, non quella della delibera o dell’inizio lavori.


### Condòmino moroso: può usufruire della detrazione?


No, soltanto chi ha effettivamente versato la propria quota può fruire della relativa detrazione fiscale.


### Edifici a uso promiscuo: come funziona?


Se l’edificio ospita sia abitazioni che studi professionali o attività commerciali, le spese detraibili saranno proporzionali all’uso residenziale, come stabilito dal regolamento condominiale.


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## Conclusioni: Bonus Ristrutturazione Condominio, un'opportunità da non perdere


Nel 2025, il Bonus Ristrutturazione Condominio rappresenta ancora una volta un fondamentale incentivo all’ammodernamento e alla messa in sicurezza degli edifici. I chiarimenti ufficiali sulle parti comuni offrono sicurezza giuridica e operativa a condòmini e amministratori, facilitandone l'accesso.


Investire nella manutenzione del proprio complesso edilizio permette non solo di ottenere un risparmio fiscale, ma anche di valorizzare il proprio immobile e migliorarne l’efficienza energetica. Affidarsi a professionisti del settore, utilizzare gli strumenti corretti come il bonifico parlante e rispettare le direttive dell’Agenzia delle Entrate, sono passaggi chiave per non perdere questa importante agevolazione.


Per rimanere aggiornato sui futuri sviluppi e approfondire ulteriormente, ti consigliamo di visitare portali specializzati come [Edilportale](https://www.edilportale.com/) e il sito ufficiale dell’[Agenzia delle Entrate](https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/).


 
 
 

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