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In merito all’Esame di Stato Architetto 2023

13/02/2013

Milleproroghe 2023: gli emendamenti sui settori della conoscenza approvati dalle Commissioni riunite del Senato hanno stabilito:

Esami di Stato di abilitazione per alcune professioni regolamentate

Prorogate al 31 dicembre 2023 le norme secondo cui, in deroga alle vigenti disposizioni normative, con uno o più decreti del Ministro dell’università e della ricerca possono essere:

  • definite l’organizzazione e le modalità della prima e della seconda sessione dell’anno 2023 degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle seguenti professioni regolamentate: dottore agronomo e dottore forestale, architetto, assistente sociale, attuario, biologo, chimico, geologo, ingegnere, tecnologo alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile;

  • individuate modalità di svolgimento diverse da quelle ordinarie, ivi comprese modalità a distanza, per le attività pratiche o di tirocinio previste.

Ovviamente non è possibile con certezza capire  la  modalità d’esame: unica, classica o addirittura  una terza modalità (modalità di svolgimento diverse da quelle ordinarie, ivi comprese modalità).

La discrezionalità del ministero è ampia,dovremo aspettare i decreti attuativi, previsti per marzo 2023.

Consigliamo di cominciare subito, di prepararsi sul progetto architettonico lettura o redazine (storia, tipologie, composizione, disegno), utile per ogni tipologia di modalità.

Ti ricordiamo inoltre i nostri corsi ottimizzati per ogni tipologia di modalità d’esame.


Quest’anno la modalità di svolgimento dell’esame è continuata ad essere una sola prova orale a distanza o in presenza.

È importante da considerare che in ogni sede d’esame le domande sono molto diverse, ad esempio a Milano l’esame è come gli anni precedenti costituito da due parti progetto e legislazione, la commissione fa vedere un elaborato o diversi elaborati progettuali di un edificio residenziale o edificio pubblico e fa delle domande sul complesso dell’edificio, la morfologia e le normative( RE, VVF,TUE,...) poi l’esame continua con altre discipline come il codice deontologico, il catasto, procedure amministrative e via. A Roma invece l’esame è in presenza ma la procedura è la stessa come Milano con le domande sono specificamente sulla struttura e il concetto progettuale/culturale dell' edificio. A Napoli e Catania non c’è la prova progettuale quindi le domande della progettazione riguardano alla tesi del candidato e poi continua con le domande legislative. A Reggio Calabria l’esame è online e le immagini che vengono dimostrati sono delle parti strutturali, nodi tecnologici, prove in cantiere con delle domande che riguardano ad NTC 2018, calcoli agli stati limite , i momenti, GIUNTI, norme antisismica, ecc.

Avere informazioni sulla sede d’esame è essenziale anche perché da la possibilità di sapere gli argomenti su cui ci si deve concentrare di più. Come gli anni scorsi abbiamo raccolto quasi 280 domande dell’esame con le risposte aggiornate e verificate. Le domande sono state ripetutamente chieste dalle commissioni di tutte le sedi d'Italia. Giustamente non è possibile includere tutte le domande ma solo quelle più ripetute che vi da qualche idea come si deve preparare per l'esame di Stato Architetto. Poi dipende dal progetto che vi capita le domande di legislazione variano.

Le domande sono state categorizzate in 6 gruppi: il codice deontologico, progettazione architettonica, urbanistica, norme antincendio, catasto, sicurezza e le domane specifiche per l'architetto Junior. è possibile acquistare il file pdf tramite PayPal.


* il prezzo è di 48 Euro iva inclusa.

n.b. una volta pagato entro qualche secondo verrà indirizzato ad una pagina dove potrà scaricare il file.






Argomenti Prima prova ,la progettazione

- Tipologie residenziali, linea/ blocco/ torre

- caratteristiche delle tipologie residenziali

-sistemi costruttivi

-normative di riferimento tipologie residenziali

-tipologie pubbliche, scuola, sala conferenza, museo ecc.

-norme di riferimento antincendio

-lettura del manufatto architettonico

-lettura del particolare costruttivo


Seconda prova, codice deontologico

-consiglio dell'ordine

-consiglio disciplina

-formazione di architetto

-rapporto dell'architetto con altri colleghi

-calcolo parcella di architetto

-incarico professionale, rapporto fra l'architetto e committente

-CNAPPC

-Affidamento dei servizi attinenti l architettura e l'ingegneria


Seconda prova, edilizia/sistema tecnologico

-calcolo distanze edilizie

-tipologie delle fondazioni

-parcheggio privato e pubblico

-NZEB

- SLP

-DPI

-il cappotto

-tipi di controsoffitto

-standard per i servizi igienici/ disabile

-accessibilità, adattabilità , bistabilità

-pertinenze

-titoli abilitativi

-permesso in sanatoria

-social housing e case popolari

-oneri di costruzione

- catasto

-rilievo

-NTA e Regolamento edilizio

-progettazione in deroga

-gestione delle acque in edificio

- rapporto aero illuminante/ RAI

- Calcolo altezze

- computo metrico e computo metrico estimativo

- struttura in legno

-XLAM

-giunto sismico, come e quando

-scale antincendio

-SCA

- norme tecniche di costruzioni NTC.2008

-progettazione bioclimatica

-ciclo di vita

-riqualificazione energetica

-APE

-condono edilizia

-obblighi di DL

-fasi di realizzazione tetto giardino

-capriata

-ponte termico

- fasi di realizzazione tetto a falda. legno/ cls

-infisso a taglio termico



Seconda prova, urbanistica

-vincolo dei beni culturali

-opere di urbanizzazione primarie e secondarie

-certificato destinazione urbanistica

-standard urbanistici nella zona produttiva

-livelli di pianificazione

-legge ponte

-superficie territoriale/ fondiaria

- piano dei servizi e PGT

-NTA

-VIA e VAS


Seconda prova, lavori pubblici

-capitolato generale e speciale d'appalto

-la contabilità

- progetto di fattibilità, contenuti

-progetto definitivo ed esecutivo

-quadro economico

-appalto dei servizi ed opere la differenza

-collaudo statico ed amministrativo

- POS e PSC

-requisiti di progettare un'opera pubblica

-consegna dei lavori

-note messe dall'impresa riserva

-procedura scelta del contraente

- variante

-appalto integrato










In caso di contrasto tra normativa e segno grafico occorre dare prevalenza alla prima.

Gli strumenti programmatici del territorio hanno natura duale composta da mappe e NTA. Per quanto le cartografie del PRG/PGT siano prodotte bene, non è possibile che siano sufficienti per comunicare al lettore l’intento e i limiti pianificatori previsti in un territorio.

Le norme tecniche attuative non furono espressamente introdotte con la L. 1150/42 e neppure con la Legge Ponte n. 765/1967. Di fatto esistevano già proprio per rendere completo, comprensivo e concretamente attuabile la parte cartografia del Piano Regolatore comunale.

Le norme tecniche di attuazione, o norme tecniche attuative (NTA), hanno da sempre formato parte integrante e inscindibile del PRG, andando a dettagliare le previsioni programmatiche e la zonizzazione.

A titolo di esempio, le NTA dispongono prescrizioni e limiti quantitativi dei parametri edificatori per ogni zona o fabbricati (cubaggi, superfici, altezze massime), destinazioni d’uso ammissibili, distanze tra costruzioni, oppure contengono prescrizioni specifiche per ogni zona espressamente consentite o meno.

Tra Norme tecniche attuative e Regolamento edilizio.

Le norme tecniche di attuazione si vanno ad integrare col regolamento edilizio comunale, spesso in rapporto complementare e a volte pure in contraddizione, lasciando aperti spazi a contenziosi e difficoltà applicative.

Tra le NTA e Regolamento edilizio esiste una radicale differenza da un punto di vista formale e sostanziale.

Da un punto di vista formale le NTA, essendo parte integrante del PRG/PGT, seguono ovviamente lo stesso iter procedurale (adozione e approvazione Consiglio comunale), mentre il Regolamento Edilizio in quanto atto di natura regolamentare è sufficiente il vaglio della Giunta comunale. Nella sostanza invece differiscono per diversi aspetti, pur affrontando gli stessi argomenti di assetto del territorio. Il Regolamento edilizio disciplina gli aspetti procedurali amministrativi, igienico sanitari, cantieristici, decoro e aspetto esteriore tra spazi privati e pubblici, e infine definizione generica dei parametri edificatori; le NTA invece dettagliano i parametri edificatori e le prescrizioni costruttive in maniera puntuale e riferita ad ogni zonizzazione, arrivando a fornire riferimenti precisi per ogni edificio.

Ad oggi le norme tecniche attuative possono anche articolarsi all’interno dello PRG come schede norma, cioè particolari paragrafi che dispongono indirizzi progettuali relativi ad una zona ben definiti, senza fornire particolari disposizioni, appunto lasciate da definire al proponente la trasformazione dell’area.

Con l’emanazione della L. 1150/42 furono maggiormente delineati i limiti tra PRG e Regolamento edilizio, ponendo un solco divisorio giunto fino ai giorni nostri.

Chiaramente tra Regolamento Edilizio e NTA deve esistere un principio di coerenza e congruenza in maniera orizzontale tra loro, e soprattutto in maniera verticale con norme sovraordinate (nazionali/regionali) e discipline settoriali. In caso di divergenza e contrasto con esse, devono essere disattese e applicate quelle gerarchicamente prevalenti fino al loro successivo adeguamento o recepimento espresso, in quanto diritto/dovere pianificatorio posto nelle mani dell’ente comunale. I contrasti tra strumenti urbanistici e regolamenti comunali possono essere in prima istanza affrontati secondo il principio di sopravvenienza cronologica e gerarchica. Invece in caso di contrasto interno tra gli stessi componenti del PRG pongono difficile margine di manovra e interpretazione. Ammettiamo il caso in cui le cartografie o gli elaborati grafici abbiano una previsione risultante discorde da quella previsione indicata nelle norme tecniche attuative. Facciamo un esempio utilizzando la fattispecie trattata dal Consiglio di Stato IV con sentenza n. 49/2014. Nei grafici un edificio aveva una campitura diversa da quella del proprio resede pertinenziale esclusivo, mentre le norme tecniche attuative prevedevano che l’estensione del grado di tutela e limiti di edificabilità all’intera rispettiva area di sedime pertinenziale. Delle due in contrasto tra loro, soltanto una deve prevalere: secondo la consolidata giurisprudenza sono le norme tecniche attuative, ovvero la parte normativa, a prevalere sulle disposizioni grafiche (Cons. di Stato IV n. 3081/2007; idem n. 4462/2000). Si tratta di un principio coerente col più alto principio generale di tutela dell’affidamento che tende a privilegiare nel senso meno gravoso per la proprietà privata, da applicare nei casi in cui si verifichi contrasto tra elaborati cartografici e grafici scaturente nei confronti della disciplina normativa del Piano Regolatore, appunto le Norme tecniche attuative. (Cons. di Stato IV n. 3081/2007).


Articolo curato da Carlo Pagliai

https://www.studiotecnicopagliai.it



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